28 marzo 2006

Boselli vs Pera. Vince Souad Sbai

Lunedì sera, a Porta a Porta, si è svolto il confronto fra Pera e Boselli, che comunque non ho potuto seguire interamente.
E si vede che Vespa sta invecchiando, dato che si è ritrovato a redarguire il pubblico in sala, del quale si era per un attimo perso il controllo.
"Per favore! Non è previsto che parta un applauso a questo punto!"
ha esclamato il giornalista.
In verità era da parecchio che non seguivo il programma, e quindi non so dire se sia cambiato qualcosa, ma il pubblico di Porta a Porta solitamente aveva una condotta assolutamente neutrale rispetto agli interventi.
Eppure stavolta un bell'applauso fuori programma se lo è meritato Souad Sbai, presidentessa della Confederazione Comunità Marocchine in Italia, chiamata a partecipare al dibattito sui temi dell'immigrazione.
Di fronte all'equivalenza ad un certo punto ventilata in studio fra scuole cattoliche e scuole islamiche, la Souad ha affermato:
"Non paragoniamo le scuole cattoliche italiane, dove si insegnano davvero la pace, la tolleranza e tutte queste cose, a certe scuole di ispirazione islamica dove secondo noi si insegna ben altro."

suscitando un applauso assolutamente spontaneo, prontamente smorzato da Vespa.
Souad ha inoltre osservato che non si sapeva quale islam si sarebbe poi dovuto insegnare visto che ne esistono diversi tipi, e che comunque la sua associazione era per mandare i figli nelle scuole italiane, per favorirne una più rapida integrazione.
Riteneva invece che la maggior parte dei sostenitori delle scuole islamiche siano elementi estremisti o integralisti, che provocano tensioni all'interno delle comunità islamiche stesse, mettendo a dura prova la pazienza di chi vorrebbe semplicemente integrarsi e vivere tranquillo e concludeva:

"giù le mani dai nostri figli!"


Ha rivolto anche critiche alla Bossi-Fini, soprattutto in riferimento al destino di quegli immigrati rimasti esclusi dalle quote stabilite dalla legge, ed il cui futuro appare quanto mai incerto, ma su questo tema ha rivolto critiche anche al centrosinistra definendo "impressionanti" le otto pagine del programma dell'Unione dedicate all'immigrazione, senza che però fosse possibile chiarirne i motivi.

Riguardo al confronto tra Pera e Boselli, devo dire che purtroppo nel presidente del Senato, pur condividendone tante idee, riscontro una certa vaghezza espositiva nelle argomentazioni, soprattutto riguardo a temi come i PACS e immigrazione, cosa comune secondo me anche ad altri esponenti della CDL, mentre quelli del Centrosinistra riescono ad assumere maggiormente un'aria preparata e competente, manifestando una certa abilità nell'aggirare domande scomode, come faceva anche Boselli l'altra sera, riuscendo a non rispondere alla domande di Pera su CTP e atteggiamento verso i clandestini.

24 marzo 2006

Una Pera a Tocqueville (della serie non c'è più un posto tranquillo).

Marcello Pera, del quale auspico quanto meno il rinnovo della carica a presidente del Senato per la prossima legislatura, si è unito alla Città dei Liberi.
Insomma Tocqueville si è fatto (una) Pera.
Ed è stato bello che su questa cosa, vari cittadini Conservative e Liberal abbiano potuto esprimersi in apprezzamenti, positivi e negativi.

Curiosamente a parti invertite.

22 marzo 2006

Lo scrutatore votante

Poi dicono che Forza Italia è un partito di plastica.
Berlusconi aveva detto che, per le elezioni, avrebbe messo nei collegi persone di fiducia che avrebbero vigilato sul regolare svogimento delle operazioni di voto e successivo spoglio.
Ebbene, il giorno stesso che ho inoltrato la mia domanda di adesione a B4CDL, mi è stata notificata la nomina a scutatore.
Quando uno dice l'efficenza!
Bene, tanto impegno ci vuole per contrastare la gioiosa macchina da guerra comunista.
Tranquillo Silvio, che ci penso io a sorvegliare.
...e andiamo avanti!

Beato me che sempre voglia di scherzare.

Grazie a Tocqueville-LCDL di esistere...

(e ad A.C de Tocqueville di essere esistito)

...dove LCDL non sta per Luca Cordero di Lagnozemolo, bensì per La Città dei Liberi.
Fino a qualche tempo fà le mie frequentazioni in internet erano piuttosto scarse, ed al massimo visitavo le edizioni on-line di giornali e riviste.
Poi su Camillo ed Ideazione seppi della nascita di Tocqueville: scoprii così il mondo dei blogger, e la possibilità di conoscere tante persone dalle idee simili od anche diverse dalle mie.
Ultimamente, colto da un raptus narcisista, ho deciso di aprire questo blog ed inscrivermi anch'io all'aggregatore, anche se il mio può essere solo un supporto morale: al limite posso provare a raccontare qualcosa di spiritoso, anche se in questo sono confortato dall'esempio del nostro Presidente del Consiglio.
Insomma, sabato pomeriggio scorso visitando Tocqueville vedo il mio blog fra i New Citizens, stimando di essere più o meno il 710° iscritto: tutto soddisfatto, e dopo non poche difficoltà, riesco ad inserirne il banner nel mio template (sperando che si dica così!).
La mia stima ed il mio ringraziamento quindi vanno a tutti quei volontari che non conosco e che spendono il loro tempo a visionare e gestire i post di tutti i cittadini, che sono sempre più numerosi.
Fine della sviolinata : )

E a proposito di Tocqueville, visto che qui si è filoamericani, un grazie anche al noto marchese che dopo oltre 150 anni dalla pubblicazione dei suoi saggi, riesce ancora ad accompagnarci alla scoperta della società americana.

13 marzo 2006

Quella Carezza (del Corriere) della Sera

Che bello vedere quanto le persone si vogliono bene.
Ed è stata una vera e propria dichiarazione d'amore nei confronti del centrosinistra quella apparsa sul Corriere della Sera.
Una dichiarazione che a Romano Prodi sarà sembrata tanto dolce, quanto il cognome di chi l'ha pronunciata: Paolo Mieli.
Invece a me è sembrata fin troppo mielosa, e si sa il troppo dolce stomaca.
Non voglio certo mettere in dubbio l'autorevolezza di uno dei più importanti quotidiani del paese, ma mi è parso un po' troppo ottimistico il quadretto della coalizione che si candida a governare il paese disegnato nell'editoriale, ed io ho qualche dubbio che davvero Prodi possa risolvere, visto che temo ancora non ci sia riuscito, “le numerose contraddizioni interne al proprio schieramento”, e nella veste di Primo Ministro.
Riguardo poi all’invocazione fatta da Mieli all’alternanza, vorrei dire che il modo in cui tale meccanismo si è verificato in Italia, è stato in maniera alquanto anomala, a seguito di ribaltoni ed alchimie di palazzo, che secondo me ha sicuramente fatto bene a qualche parte politica, ma ha invece danneggiato il paese.
Per carità, una maggioranza che lavora male può giustamente uscire sconfitta dalle urne, ma il fatto che ad ogni tornata elettorale il governo cambi colore, come sta succedendo ormai da dieci anni mi pare il segnale che qualcosa non funzioni, e c’è poco di cui essere soddisfatti.
Insomma, in caso di vittoria del Centrosinistra, io non la vedo così rosea.
Inoltre siccome Mieli si compiace di una crescita di consensi verso Fini e Casini, mi viene da pensare che il problema fondamentale sia Silvio Berlusconi, e queste elezioni l’occasione per farlo sparire dalla scena politica.
Ma alla fine se il Corriere spinge per una vittoria del centrosinistra, certo è bene che lo dica chiaramente, quanto meno per rispetto ai suoi lettori: staremo a vedere cosa ne pensano gli italiani.
Ma forse, e per quasi ammissione di Mieli fin dalle prime righe dell’editoriale, i sondaggi indicano qualcosa di diverso, e magari lo scopo era proprio frenare la rimonta della CDL rispetto all’Unione.
Per quanto mi riguarda so già chi votare, e non sarà per chi nel nome si richiama a ben altre “unioni” sopranazionali (manifestando anche una certa scarsità di fantasia), e sostenuto da giornali che da anni ne portano la bandiera stampata in prima pagina.

03 marzo 2006

Campagna elettorale 2006

Scoop!

Nuova iniziativa del Governo per rilanciare il ruolo dell'Italia nel mondo.

Il nostro Primo Ministro, durante il discorso tenuto innanzi al Congresso Americano riunito in seduta plenaria, ha raccontato una nuova barzelletta del suo oramai celeberrimo repertorio.
Applausi a scena aperta per il Presidente-Cabarettista.
Berlusconi: "stiamo mantenendo tutti gli impegni!"
(mi chiedo: è forse un'altra barzelletta?)

...e andiamo avanti!
; )

02 marzo 2006

Anche le formiche nel loro piccolo sono antieuropeiste.

Dice: ma tu che ne capisci di Unione Europea?
Io? Niente! Rispondo.
E allora che vuoi?
Come che voglio? Proprio capirne di più voglio: solo che uno più ne sà, più non ne capisce niente.
Ma non capisci, e già parti antieuropeista?
Per forza; se non ci capisco perché devo essere in EUropa a prescindere?! Nessuno compra a scatola chiusa.
Vabbè ma se aspettiamo che tu ne capisci qualcosa...allora non si fa mai niente!
Si, ma mica sono solo io!
Oddìo, parlo per me, però sono convinto che la maggior parte delle persone rinunci semplicemente ad approfondire la questione.
E questo lo si può verificare quotidianamente dalla gente intorno a noi.
E se siamo in democrazia, questo dovrà pur contare qualcosa! E secondo me, già il fatto che il cittadino qualunque ne capisce poco è una grave limitazione della tanto sbandierata sovranità popolare.
Tutti ne hanno solo una vaga idea, e personalmente più cerco di capirne, più capisco che la portata del progetto di unificazione e talmente vasta in tutte le sue implicazioni che sarebbe molto meglio rinunciare a realizzarla invece di continuare ad illudersi di poterne dominare i processi che si innescano e le relative conseguenze.
Invece è praticamente tutta roba per gli addetti ai lavori, economisti e politici, e francamente pare che neanche loro abbiano le idee tanto chiare!
Il cittadino che vuole informarsi poi, deve prima attraversare la distesa di melassa euroentusiasta che gronda perfino dalle più alte cariche istituzionali, nostrane ed estere, per poter arrivare di fronte ai palazzi del potere Europeo con un minimo di disincanto. Poi deve cercare di vincere la soggezione di fronte all’immensa struttura edificata in tutti questi anni, ed una volta dentro imparare ad orientarsi nel dedalo dei meccanismi di funzionamento di tutto l’apparato…bah scusate, io passo la mano!
Vero è che negli ultimi tempi le cose sono cambiate, ma solo perchè i politici sono stati messi di fronte ad avvenimenti che hanno messo a dura prova la tipica retorica europeista del volemose bbene, tutti insieme appassionatamente.
Dalle difficoltà economiche alla politica estera, dai referendum sulla Costituzione Europea ai disaccordi monetaristici...rebate e sovvenzioni all'agricoltura.
Tante cose non tornano, ed è sempre più difficile non parlarne per i mezzi d'informazione.
Comunque al cittadino,almeno italiano, ancora viene chiesto semplicemente di fidarsi dell’azione dei governanti e degli oscuri burocrati che si aggirano nei lontani corridoi delle sedi di Bruxelles.
E gli viene chiesto di produrre, lavorare per rilanciare l’economia dell’Europa.
Lavorare senza saperne veramente qualcosa, come tante formichine indaffarate.
Perché di fronte al gigante UE il cittadino si riduce proprio alle dimensioni di una formica senza nessun potere di influenza nei confronti di chi prende decisioni vitali per centinaia di milioni di persone.
Eppure perfino le formiche, che sono tra le creature più bellicose in natura, sarebbero contrarie a progetti di unificazione dei formicai.
E allora come un bravo imenottero, il più misero e insignificante di tutti, voglio fare la mia piccola parte in difesa del piccolo formicaio italiano, sperando che mentre noi insettini di tutti i tipi ci accapigliamo l’uno contro l’altro, non arrivi qualche grosso insettivoro a divorarci.