14 luglio 2006

Padoa-Schioppa l'euroscettico.

L'esplosione di gioia nazionale per la vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio ha avuto degli effetti imprevedibili, ed è stata capace di contagiare, forse inaspettatamente, perfino il serio e compassato professor Tommaso Padoa-Schioppa ministro dell'economia del governo Prodi(torio), il quale pare abbia rilevato una ricaduta positiva del risultato sportivo sulla ripresa dell'economia italiana.

"...La vittoria degli Azzurri ai Mondiali di calcio avrà senza dubbio un impatto positivo sulla crescita italiana, ma l'entità non è quantificabile ed è presto per ipotizzare una revisione al rialzo del Pil 2007..."


Sicuramente sono incompetente in materia, ma c'è da dire che non è la prima volta che un economista sottolinea il collegamento fra il "morale" di una nazione, e l'andamento della sua economia.
Quanto vorrei ringraziare personalmente il nostro ministro per questa affermazione che oseri definire illuminante, soprattutto perchè proferita da persona tanto competente, ed alla quale tuttavia non mi pare sia stata data sufficente attenzione.
Perchè ci ricorda quanto perfino i freddi ed impersonali conti dell'economia siano profondamente legati allo stato d'animo degli individui che compongono il popolo di cui si vorrebbe misurare la produttività.
Perchè è della vita degli uomini che stiamo parlando, e questa nelle vittorie e nelle sconfitte, è fatta di passione e distacco, di amore ed odio, di coraggio e paura, di impegno e indifferenza, di memoria e rimozione, di condivisione e repulsione, di fede e smarrimento, di tutto ciò insomma che fa della specie umana ciò che è, e che la differenzia dalle altre specie viventi.
Tutto questo lo si finge di dimenticare o di non sapere, soprattutto quando si parla di economia (ma non solo), perchè renderebbe i "conti" troppo complicati e sottrarrebbe agli economisti di tutte le latitudini e delle varie istituzioni nazionali ed internazionali, il ruolo preminente che hanno acquisito nella pianificazione della felicità dei popoli.
Certo che l'economia è importante, ma non è riducendo gli uomini a numeri che si può pretendere di dominarla...e nemmeno i governanti possono pensare di dominare gli uomini attraverso l'economia.
Non di solo pane vive l'Uomo...
E' a questo punto che, tornando a Padoa-Schioppa, mi piacerebbe sollecitare il caro professore a riflettere per esempio sulle conseguenze del processo di Unificazione Europea.
Qualcuno gli spieghi per favore che tale processo prevede la progressiva dissolvenza dei singoli stati nazionali a favore di un'entità superiore definita Unione Europea,
e presuppone il rimescolamento e l'omogeneizzazione dei popoli che in quegli stati,
almeno fino a questi ultimi mondiali, si riconoscono, a favore inevitabilmente di un unico popolo definibile appunto europeo.
La fine cioè di ogni antagonismo fra i paesi d'Europa, visto che non può esseci unione fra cose che competono fra loro.
Ebbene se dobbiamo continuare col processo di integrazione, a rigor di logica, non si può escludere che presto gli eventi sportivi internazionali dovranno essere trasformati, poichè se si invoca un seggio unico per i paesi della U.E. alle Nazioni Unite, non si capisce perchè non ci debba essere anche una rappresentanza unica europea ai mondiali di calcio od alle olimpiadi: anzi potrebbe essere di stimolo ad una maggiore integrazione!
E visto che L'Unione Europea non fa discriminazioni di nessun tipo ai candidati all'adesione, che non siano di ordine strettamente economico, ma quelle si sà possono essere tranquillamente superate con decisioni politiche a seconda della convenienza, possiamo immaginare un domani un mondo tutto unito sotto l'egida non più dell'ONU ma della UE, nella quale si può pensare che possano essere compresi perfino gli Stati Uniti, ma con qualche riserva poichè, com'è risaputo, gli americani sono profondamente ed irriducibilmente diversi dagli Europei, i quali sono invece molto più affini alle culture ed ai popoli nordafricani e mediorientali...ma forse già parlare di affinità culturale non è europeisticamente corretto.
Insomma per coerenza, bisognerebbe che Padoa-Schioppa usasse la sua indiscutibile fama per bloccare l'Unificazione, se ritenesse un bene il conservare un certo antagonismo fra le nazioni, oppure se vuol parlare di sport, proporre il superamento definitivo delle appassinanti competizioni calcistiche intraeuropee, perchè anche se queste portano come nel nostro caso dei benefici immediati ai vincitori, non possiamo dimenticare che alla vittoria di una squadra corrisponde la sconfitta di un'altra, e noi dovremmmo abituarci a ragionare a livello comunitario.
E visto quanto noi europei ci vogliamo bene, tanto da volere diventare sempre più una cosa sola, dobbiamo capire che non è bello colpire, nè a sgomitate in faccia in un campo di calcio nè nell'incremento del PIL, i nostri fratelli di Euro, considerate anche le ripercussioni finanziarie che ciò potrebbe avere a livello di Eurozona.
Insomma per la vittoria della Coppa del Mondo è molto simpatico festeggiare e sventolare tutte queste bandierine, ma non dimentichiamo che il nostro futuro è l'EUropa, e quindi al massimo potremmo concederci le squadre cittadine...toh al limite macroregionali giusto per accontentare quel fastidioso bisogno identitario che accompagna ostinatamente la storia dell'Uomo ed appagare le spinte autonomiste tipo quelle della Lega Nord che diventerebbero così infine superflue.
Ma giammai potremo continuare ad avere delle scioviniste ed euroscettiche squadre nazionali (bleah!), che sono tanto più urgenti da superare, come dimostrato anche dal subbuglio provocato dal famoso colpo di testa del noto calciatore francese (aah come vorremmo già poter dire...europeo!), che rischiano di alimentare diffidenze reciproche ed oseri dire perfino di rallentare il nobile (si fa per dire) progetto di unificazione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Qualcuno gli spieghi per favore che tale processo prevede la progressiva dissolvenza dei singoli stati nazionali a favore di un'entità superiore definita Unione Europea,
e presuppone il rimescolamento e l'omogeneizzazione dei popoli che in quegli stati,
almeno fino a questi ultimi mondiali, si riconoscono, a favore inevitabilmente di un unico popolo definibile appunto europeo."

Qualcuno dovrebbe spiegare a te (ammesso che tu sia in buona fede a non sapere di cosa parli) che questa è una manica di stronzate senza nessun fondamento.

Perchè invece di basare i tuoi discorsi sul sentito dire della propaganda eurofoba non cominci a studiare anche solo mezz'ora i fondamenti della la storia dell'integrazione europea e a capire come stanno le cose?

Alex ha detto...

Per favore non regalategli solo un videogioco di calcio a padoa-schioppa!!